
La ragazza voleva rimanere con il papà ma la madre si è opposta fermamente, visto che le toccava stare con lei. Ne é nata una violenta lite al culmine della quale la donna avrebbe estratto una pistola cal. 7,65 e sparato al marito, colpendolo all'addome.
CALTAGIRONE (CATANIA) 05-01-2009 - ANSA - Forti rancori da separazione, acuiti da denunce incrociate per minacce e ingiurie: sarebbe il quadro in cui è maturato l'assassinio di Ugo Alba, 30 anni, originario di Torino, ucciso a Caltagirone con un colpo di pistola all'addome dalla moglie coetanea, Zaira Ritrovato, di Asti, al culmine dell'ennesima lite sui loro due figli, una ragazza di 11 anni e un bambino di sei. La donna che si è costituita alla polizia dopo il delitto è stata fermata per omicidio su disposizione della locale Procura.
La coppia da tempo era separata, lui aveva una relazione con una romena, che è incinta, e il giudice aveva affidato la custodia dei figli a entrambi। Nella tarda serata di ieri, Zaira Ritrovato era andata a prendere la figlia, in compagnia del suo nuovo compagno, che aveva trascorso la giornata nell'agriturismo Casale San Basilio con il padre, che vi gestisce un bed and breakfast. La ragazza voleva rimanere con il papà ma la madre si è opposta fermamente, visto che le toccava stare con lei. Ne é nata una violenta lite al culmine della quale la donna avrebbe estratto una pistola cal. 7,65 e sparato al marito, colpendolo all'addome.Poi è fuggita e si è costituita alla polizia, sostenendo di averlo soltanto ferito. Alla polizia prima e al sostituto procuratore di Caltagirone, Elina Dolce, poi, la donna ha confermato la dinamica della sparatoria. Il suo legale, l'avvocato Massimo Albergamo, ha rivelato che ha detto di "volere soltanto spaventare l'ex marito, e non ammazzarlo: è partito un colpo e lei non si è resa conto di nulla". "La mia cliente - sottolinea il penalista - subito dopo si è dunque allontanata in macchina e si èrecata in commissariato per riferire di avere sparato, ma qui ha saputo della tragedia". L'udienza di convalida del fermo per omicidio disposto dalla Procura di Caltagirone è stata fissata per mercoledì prossimo.Alcuni particolari del delitto restano però ancora poco chiari. Tanto che il procuratore capo Francesco Paolo Giordano sottolinea che "ci sono ancora risvolti della vicenda che devono essere chiariti dall'inchiesta". Tra questi come mai la donna fosse armata e dove abbia buttato la pistola, particolare che ha detto di non ricordare. A soccorrere Ugo Alba ferito è stato il padre dell'uomo, che lavora con lui, intervenuto dopo avere sentito lo sparo, e che potrebbe fornire elementi utili alle indagini. L'uxoricidio non sorprende l'Associazione matrimonialisti italiani che rileva come "ogni due giorni in Italia si consuma una tragedia familiare e negli ultimi 6 mesi si è registrato un incremento di questi fatti di sangue"."Non è immaginabile - osserva l'avvocato Gian Ettore Gassani, presidente dell'Ami, parlando dell'affido condiviso - pensare di imporre a due coniugi che si odiano la condivisione del progetto di crescita dei loro figli. Urge una riforma della giustizia familiare e minorile con il varo del Tribunale della famiglia".
CALTAGIRONE (CATANIA) 05-01-2009 - ANSA - Forti rancori da separazione, acuiti da denunce incrociate per minacce e ingiurie: sarebbe il quadro in cui è maturato l'assassinio di Ugo Alba, 30 anni, originario di Torino, ucciso a Caltagirone con un colpo di pistola all'addome dalla moglie coetanea, Zaira Ritrovato, di Asti, al culmine dell'ennesima lite sui loro due figli, una ragazza di 11 anni e un bambino di sei. La donna che si è costituita alla polizia dopo il delitto è stata fermata per omicidio su disposizione della locale Procura.
La coppia da tempo era separata, lui aveva una relazione con una romena, che è incinta, e il giudice aveva affidato la custodia dei figli a entrambi। Nella tarda serata di ieri, Zaira Ritrovato era andata a prendere la figlia, in compagnia del suo nuovo compagno, che aveva trascorso la giornata nell'agriturismo Casale San Basilio con il padre, che vi gestisce un bed and breakfast. La ragazza voleva rimanere con il papà ma la madre si è opposta fermamente, visto che le toccava stare con lei. Ne é nata una violenta lite al culmine della quale la donna avrebbe estratto una pistola cal. 7,65 e sparato al marito, colpendolo all'addome.Poi è fuggita e si è costituita alla polizia, sostenendo di averlo soltanto ferito. Alla polizia prima e al sostituto procuratore di Caltagirone, Elina Dolce, poi, la donna ha confermato la dinamica della sparatoria. Il suo legale, l'avvocato Massimo Albergamo, ha rivelato che ha detto di "volere soltanto spaventare l'ex marito, e non ammazzarlo: è partito un colpo e lei non si è resa conto di nulla". "La mia cliente - sottolinea il penalista - subito dopo si è dunque allontanata in macchina e si èrecata in commissariato per riferire di avere sparato, ma qui ha saputo della tragedia". L'udienza di convalida del fermo per omicidio disposto dalla Procura di Caltagirone è stata fissata per mercoledì prossimo.Alcuni particolari del delitto restano però ancora poco chiari. Tanto che il procuratore capo Francesco Paolo Giordano sottolinea che "ci sono ancora risvolti della vicenda che devono essere chiariti dall'inchiesta". Tra questi come mai la donna fosse armata e dove abbia buttato la pistola, particolare che ha detto di non ricordare. A soccorrere Ugo Alba ferito è stato il padre dell'uomo, che lavora con lui, intervenuto dopo avere sentito lo sparo, e che potrebbe fornire elementi utili alle indagini. L'uxoricidio non sorprende l'Associazione matrimonialisti italiani che rileva come "ogni due giorni in Italia si consuma una tragedia familiare e negli ultimi 6 mesi si è registrato un incremento di questi fatti di sangue"."Non è immaginabile - osserva l'avvocato Gian Ettore Gassani, presidente dell'Ami, parlando dell'affido condiviso - pensare di imporre a due coniugi che si odiano la condivisione del progetto di crescita dei loro figli. Urge una riforma della giustizia familiare e minorile con il varo del Tribunale della famiglia".
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